Underline: il Submariner 5512 più Ambito ed Amato

Rolex ha introdotto il Submariner referenza 5512 nel 1959 e la sua produzione è continuata fino al 1980 circa. Il 5512 è stato il primo di questa collezione a presentare le “crown guards” le spallette di protezione per la corona di carica. L’esemplare visibile in foto dispone delle ambite spallette a “corniono” (“pointed”, dette anche “becco d’aquila”) e del quadrante “underline”, dai più ritenuto un riferimento al cambio della miscela di materiale luminoso degli indici e delle lancette da radium a tritium. La combinazione di quadrante “underline” con “cornino” è rara e molto ricercata.

 

Il debutto del Submariner nel 1953 segnò un capitolo fondamentale per l’azienda, rappresentando il loro primo orologio da polso professionale per subacquei prodotto in serie. I primi modelli del Submariner erano dotati di una cassa Oyster senza le protezioni della corona, ma nel 1959 Rolex introdusse la ref. 5512, la prima ad essere dotato di queste protezioni.

Considerata un’innovazione significativa, destinata a diventare una caratteristica costante nei modelli Submariner successivi, le protezioni della corona furono progettate per offrire una maggiore sicurezza alla corona durante le immersioni. I primi esemplari della ref. 5512 presentavano protezioni della corona quadrate, e si stima che ne siano stati prodotti circa 100. Tuttavia, i test successivi dimostrarono che la forma quadrata rendeva difficile la regolazione della corona con i guanti da sub.

Per risolvere il problema, Rolex modificò gli esemplari con protezioni quadrate in uno stile più affusolato, conosciuto come protezione della corona a “cornino”. Si ritiene che, dei 100 esemplari inizialmente prodotti, solo una piccola parte sia stata mantenuta con le protezioni quadrate, rendendoli particolarmente rari. I primi esemplari erano caratterizzati da quadranti neri laccati “lucidi”, con diverse variazioni e piccoli aggiustamenti nei dettagli prima del passaggio a quadranti “opachi” intorno al 1966. Con un design molto simile al suo omologo ref. 5513, il ref. 5512 è nettamente più raro poiché monta un calibro 1530 certificato cronometro, rendendolo oggi molto ricercato dai collezionisti. 

Rolex Submariner 5512 “Underline”
Il Rolex Submariner referenza 5512, con la sua particolare variante “Underline”, è un pezzo di storia orologiera avvolto in mistero ed eleganza, un vero e proprio tesoro per gli appassionati e i collezionisti. Questa storia inizia negli anni ’60, un periodo di grande fermento per l’industria degli orologi da polso, dove l’innovazione tecnologica si sposava alla perfezione con un design sempre più ricercato e distintivo.

Il Submariner 5512 fu introdotto sul mercato nel 1959, ma fu solo a nella prima metà degli anni ’60 che apparve la variante “Underline”, così chiamata per la sottile linea posta sul quadrante, generalmente in basso sotto la scritta Submariner oppure sotto il logo “Superlative Chronometer Officially Certified”. Questo dettaglio, apparentemente minimo, celava in realtà un significato molto più profondo, legato alle normative sui materiali radioattivi e al passaggio dell’azienda verso l’utilizzo di materiali luminescenti meno nocivi.

La storia racconta che Rolex, attenta alla salute dei suoi clienti e in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti l’utilizzo di sostanze radioattive come il radium nei quadranti, iniziò a sperimentare con il trizio, meno dannoso. L’Underline era un segnale discreto, ma chiaro, che indicava questa transizione, segnando così un’epoca di responsabilità e innovazione.

La produzione dell’Underline fu limitata e durò pochissimo tempo, rendendo queste varianti estremamente rare e ricercate. Ogni Submariner 5512 Underline ha la sua storia, avvolta nei misteri del tempo. Si narra di esemplari che hanno attraversato gli oceani, appartenuti a subacquei professionisti, esploratori e avventurieri, diventando non solo strumenti affidabili sott’acqua, ma anche testimoni di imprese audaci e scoperte senza tempo.

Col passare degli anni, il fascino dell’Underline non ha fatto che crescere. Gli appassionati e i collezionisti di tutto il mondo si sono dedicati alla ricerca di questi rari esemplari, spesso pagandoli cifre astronomiche. Ogni orologio ha le sue peculiarità, dai leggeri segni di usura che raccontano di una vita vissuta intensamente, fino alle sfumature uniche del quadrante, che si trasforma con il passare degli anni, acquisendo un carattere distintivo.

La storia del Submariner 5512 Underline è un viaggio attraverso l’innovazione, la bellezza e l’avventura. È una testimonianza del genio e della cura che Rolex ha sempre dedicato ai suoi capolavori, un simbolo dell’incessante ricerca della perfezione che caratterizza l’azienda. Questo orologio non è solo un pezzo da collezione, ma un pezzo di storia, un legame con un’epoca di grandi cambiamenti e scoperte, che continua a vivere al polso di chi sa apprezzare la sua inestimabile bellezza e il suo significato profondo.

5512 Underline all’asta

2023 Sothebys GE, anno 1963, aggiudicato a 891.975 euro – quattro scritte, underline sotto Certified

2019 Christies HK, anno 1963, cassa 870.024, aggiudicato a 74.500 euro quattro scritte, underline sotto Oyster Perpetual

2017 Christies online, anno 1963, aggiudicato a 14.200 euro quattro scritte, underline sotto Oyster Perpetual

2016 Christies online, anno 1962, aggiudicato a 22.500 dollari quattro scritte, underline sotto Certified

Confronto tra i quadranti al radio e al tritio Gli orologi hanno una lunga storia nell’utilizzo di materiali luminescenti per migliorare la leggibilità in condizioni di scarsa illuminazione. Due dei materiali più noti utilizzati in passato sono il radio e il tritio. Entrambi emettono luce attraverso un processo chiamato luminescenza radiogena, ma hanno proprietà e rischi per la salute significativamente diversi.

Il Radio negli Orologi Il radio, scoperto dai coniugi Curie alla fine del XIX secolo, è stato uno dei primi materiali luminescenti utilizzati negli orologi. La sua popolarità è cresciuta rapidamente a causa della sua potente luminosità, che rendeva i quadranti degli orologi ben leggibili anche al buio. Tuttavia, il radio è estremamente radioattivo e può essere pericoloso se non maneggiato correttamente. La sua radioattività può causare danni al DNA, che a sua volta può portare a vari tipi di cancro e altre malattie gravi. A causa di questi pericoli, l’uso del radio in applicazioni commerciali, inclusi gli orologi, è stato ampiamente abbandonato a partire dagli anni ’60. Le storie dei “Radium Girls”, lavoratrici che dipingevano quadranti di orologi con vernice al radio e che subirono gravi conseguenze sanitarie, hanno evidenziato i rischi associati all’esposizione al radio.

Il Tritio negli Orologi Il tritio, un isotopo dell’idrogeno, è diventato popolare come sostituto del radio negli orologi a partire dagli anni ’60. A differenza del radio, il tritio emette una radiazione di tipo beta a bassa energia, che non è in grado di penetrare la pelle umana, rendendolo molto più sicuro da maneggiare. La luminosità del tritio deriva dalla sua capacità di eccitare i fosfori all’interno della vernice luminescente, producendo una luce visibile. Sebbene il tritio sia significativamente più sicuro del radio, ha comunque una vita media limitata, circa 12,32 anni, il che significa che la luminosità degli orologi che lo utilizzano diminuirà gradualmente nel tempo. Inoltre, ci sono ancora alcune preoccupazioni per la sicurezza, in particolare in caso di rottura del quadrante dell’orologio, che potrebbe potenzialmente rilasciare tritio nell’ambiente.

Confronto e Conclusioni La principale differenza tra i quadranti orologieri che utilizzano il radio e quelli con il tritio è il livello di sicurezza: il tritio è molto più sicuro del radio a causa della sua minore radioattività e del tipo di radiazione emessa. Tuttavia, entrambi i materiali presentano svantaggi, inclusa la diminuzione della luminosità nel tempo e potenziali rischi per la salute se non gestiti correttamente. Negli ultimi anni, l’industria orologiera ha continuato a evolvere, con l’introduzione di nuovi materiali luminescenti non radioattivi, come il Super-LumiNova, che offrono luminosità senza i rischi associati alla radioattività. Questi sviluppi hanno reso gli orologi più sicuri e durevoli, mantenendo allo stesso tempo l’alta leggibilità che gli utenti richiedono.

Fonti:

– Curie, M. & Curie, P. (1898). “La radiactivité”, Comptes rendus de l’Académie des Sciences.

– National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH). “Radium Girls: The Dark Story of America’s Shining Women”.

– United States Nuclear Regulatory Commission (NRC). “Tritium, Radiation Protection”.

 

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