Ripetizione, Perpetuo e Tourbillon: il 5016 di Patek Philippe

Patek Philippe ref. 5016P con cassa in platino
Patek Philippe ref. 5016P con cassa in platino

Dal 1993 al 2001 è stato l’orologio da polso più complicato realizzato da Patek Philippe, mentre nel 2015 è divenuto per qualche tempo il re delle aggiudicazioni all’asta: il ref. 5016 di Patek Philippe. 

Quando fu presentata nel 1993, la referenza 5016 divenne il più complicato orologio mai prodotto dall’azienda ginevrina: la ripetizione minuti, il calendario perpetuo con data retrograda e il dispositivo tourbillon visibile solamente girando l’orologio ne facevano una Grande Complicazione difficile da imitare, tanto che bisognerà aspettare il 2001 per passare lo scettro alla ref. 5002 Sky Moon Tourbillon.

 

Il 5016 venne prodotto in oro giallo, bianco e rosa, oltre che a partire dal 1999 in platino (in foto su queste pagine), con quadranti argenté oppure neri e la caratteristica peculiare del numero di serie stampato in basso, dove troviamo i secondi continui e la finestrella delle fasi luna. La sua produzione si interrompe nel 2011 e si stima abbia annoverato circa 200 esemplari totali, più o meno uno al mese. 

Tra i record di questo orologio, ricordiamo un 5016 pezzo unico del 2015, andato all’asta di beneficenza Only Watch organizzata da PHILLIPS e battuto per la ragguardevole cifra 7,3 milioni di CHF, diventando per un breve periodo di tempo, l’orologio da polso più costoso mai venduto all’asta.

 

Il movimento è a carica manuale Patek Philippe calibro R TO 27 PS QR,
Il movimento è a carica manuale Patek Philippe calibro R TO 27 PS QR,

 

Da mettere anche in evidenza come la funzione del calendario perpetuo retrogrado sia stata raramente utilizzata negli orologi da polso Patek Philippe, comparendo solamente in pochi modelli dell’era moderna, tra cui il 5050, il 5059, il 5159 e il 5160, tutti lanciati “dopo” la ref. 5016. 

Ricordiamo che nei datari retrogradi, la lancetta della data torna “di scatto” al primo giorno del mese, a secondo che lo stesso abbia 28, 29, 30 o 31 giorni. L’azione immediata di ritorno della lancetta è realizzata utilizzando una molla elicoidale e un sofisticato meccanismo di limitazione del rimbalzo sviluppato dalla Casa ginevrina. Il movimento è a carica manuale Patek Philippe calibro R TO 27 PS QR, su base R27 del 1989 con l’importante aggiunta del tourbillon e del sistema di calendario perpetuo, per un totale di 506 componenti individuali.

 

Il diamante è l'elemento che caratterizza tutte le casse in platino realizzate da Patek Philippe
Il diamante è l'elemento che caratterizza tutte le casse in platino realizzate da Patek Philippe

 

La cassa da 37 mm è molto tradizionale in termini di dimensioni, ma il suo spessore di 13 mm le conferisce comunque una fisicità importante, mentre il diamante tra le anse ci ricorda immediatamente che per la sua realizzazione è stato utilizzato il platino. Il quadrante è nero lucido con numeri Breguet in oro bianco applicati e punti in oro bianco per la scala dei minuti. 

La data retrograda è in bianco come pure la corrispondente lancetta a foglia luminescente. Da notare le lancette delle ore e minuti in stile “osservatorio”, progettate in maniera tale da non coprire completamente i numeri della data quando passano sopra di essi. Al centro del quadrante è presente un grande logo bianco stampato in evidenza e nell’indicatore delle fasi lunari alle sei la scritta “Tourbillon”, che ricorda una delle particolarità più importanti di questo movimento. Finestrelle con sfondo nero su bianco situate alle 9, alle 12 e alle 3 indicano rispettivamente il giorno, l’anno bisestile e il mese. 

 

L'interno del fondello
L'interno del fondello

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