Ref. 3450: uno dei più Rari ed Eleganti Perpetui di Patek Philippe

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Solamente 237 esemplari venduti in totale per uno dei calendari perpetui Patek Philippe più importanti tra quelli prodotti in serie. Un pezzo da collezione che riesce a fare la differenza e che, ancora oggi, si indossa con grande piacere al polso.

 

 

Impossibile, quando si parla di orologeria, non pensare immediatamente al collezionismo. Non esiste infatti nessun altro oggetto (eccetto i gioielli per il valore intrinseco del materiale che li costituisce), come il segnatempo, che venga da tutti conservato praticamente in eterno. Nessuno mai si sognerebbe di buttare un vecchio orologio e molti, forse tutti, pensano di custodire in un qualche cassetto una preziosa macchina del tempo ereditata da chissà quale lontano avo.

La storia e l’esperienza, per nostra fortuna, raccontano una realtà ben diversa. L’orologio da collezione raramente è un pezzo trovato fortuitamente in un cassetto, oppure recuperato dopo decenni di utilizzo al polso del nonno. Il collezionismo nel mondo delle lancette è fatto di pezzi importanti, spesso perfettamente conosciuti dal mercato, battuti nel corso delle aste mondiali più importanti e pubblicati nei libri ritenuti universalmente di riferimento. Andiamo allora a scoprire assieme uno dei segnatempo da collezioni più belli e ambiti mai realizzati nella storia dell’orologeria da polso moderna.

 

 

Con l’avvento degli anni ’60, il gusto per gli orologi ha subito un cambiamento evidente. Possiamo notare che dagli anni ’60 agli anni ’80, in netto contrasto con la produzione della prima metà del secolo, dominano orologi con quadranti puliti e casse elaborate, definite da spigoli e angoli netti.

 

Per la prima volta, su di un calendario perpetuo da polso Patek Philippe compare la finestrella dell'anno bisestile.
Per la prima volta, su di un calendario perpetuo da polso Patek Philippe compare la finestrella dell'anno bisestile.

Lanciato nel 1981, il ref. 3450 è il successore del ref. 3448, il primo orologio da polso automatico con calendario perpetuo di Patek Philippe. Sebbene esteticamente simile al suo predecessore, presenta una fondamentale differenza: l’indicazione degli anni bisestili sul quadrante. Inoltre, il suo fondello è leggermente più piccolo e ha una “lingua”, che consente di aprirlo facilmente. 

È il primo orologio da polso Patek Philippe prodotto in serie con indicazione degli anni bisestili, consentendo una procedura di impostazione del calendario notevolmente semplificata: i modelli precedenti richiedevano una procedura di sincronizzazione potenzialmente molto lunga per identificare manualmente l’anno bisestile e quindi avanzare fino all’anno corrente nel ciclo.

 Il design della cassa risale agli anni ’60 (il ref. 3448 è stato lanciato nel 1962) ed è un inno a un design senza tempo e futuristico: il quadrante è pulito e l’impatto estetico dell’orologio è affidato alla cassa dalla forma “scolpita”, definita dagli aghi dritti e angolari, la grande lunetta inclinata lucidata (da cui il soprannome italiano “Padellone”) e il cinturino satinato.

 

Dal punto di vista tecnico, il modello rappresenta uno dei vertici indiscussi dell’Alta Orologeria. È alimentato dal calibro 27-460Q, l’aggiornamento perpetuo (Q: Quantième) del calibro 27-460, considerato uno dei migliori – se non il migliore – movimento automatico di tutti i tempi. Rappresenta l’ultima (e sorprendentemente poco conosciuta) evoluzione del famoso calibro 12-600, il primo movimento automatico di Patek Philippe. Poiché Rolex deteneva il brevetto del rotore automatico, Patek Philippe ha pazientemente atteso la sua scadenza e nel frattempo ha messo al lavoro il proprio reparto Ricerca e Sviluppo per decenni su un movimento automatico. Il risultato, il calibro 12-600, era già eccellente al momento della sua ideazione: ma Patek Philippe ha sempre ulteriormente cercato di migliorarlo. Quando l’azienda ha ritenuto di essere arrivata il più vicino possibile alla perfezione, ha ribattezzato il calibro 12-600 come calibro 27-460. Quindi, questa è la variante più complessa (con calendario perpetuo) dell’ultima evoluzione di quello che è considerato il movimento automatico vintage più avanzato, secondo alcuni, di tutti i tempi.

Anche a causa del suo brevissimo periodo di produzione, solamente quattro anni tra il 1981 e il 1985, la produzione della ref. 3450 è stata ridottisima: se ne sono stati calcolati solamente 237 esemplari in totale, generalmente con cassa in oro giallo. Questo lo rende uno dei modelli di calendario perpetuo Patek Philippe più rari mai prodotti in serie, ma anche un importante ed esclusivo pezzo da collezione.

 

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