PATEK PHILIPPE 5004 VS PATEK PHILIPPE 5204


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Entrati da pochi giorni nel nuovo decennio, per gli amanti e gli appassionati dell’arte orologiaia l’anno 2020 è l’anno che sancisce il 181° anniversario dalla nascita della prestigiosa casa svizzera Patek Philippe. Un numero impressionante di anni che però, secondo diversi estimatori, ben simboleggia questo brand che incarna o rappresenta maggiormente in se la massima convergenza dell’innovazione con la qualità, per arrivare ad un risultato finale assoluto di manufatto: in stile, in bellezza, in fascino ed in perenne evoluzione tecnologica in un grande unicum!

Abbiamo già raccontato nei giorni scorsi la storia della famiglia dei primi cronografi con calendario perpetuo mai prodotti al mondo dalla Patek Philippe, riscuotendo un buon successo di pubblico e di critica per averlo descritto quasi in un crescendo rossiniano, iniziando dal capostipite 1518 al 2499, per arrivare al 3970 chiudendo infine con il 5970.

E proprio sull’onda di questo consenso e delle richieste pervenuteci dal web e dai socials di ulteriori approfondimenti, il board della Gioielleria Bonanno ha deciso di mettere a confronto due orologi che scaturiscono da questa nobilissima progenia, provando a confrontarli: il Patek Philippe 5004 vs il Patek Philippe 5204.

Sia chiaro però: lo scopo non è quello di stabilire quale sia tra i due il migliore bensì mettere in risalto solo quali siano le differenze tra i due monili, evidenziando la qualità dell’evoluzione orologiaia, aiutando al tempo stesso collezionisti, semplici amanti od appassionati nella scelta del proprio gioiello ideale.

Nasce la Referenza 5004 

Dopo la relativa riuscita commerciale sul mercato del 5020, con la sua cassa a  di televisore che tanto colpì l’immaginario collettivo ma che non suscitò il clamore atteso, la Patek Philippe decide di rilanciare il suo straordinario progetto del cronografo con calendario perpetuo lanciando sul mercato nel 1996 la referenza 5004, la quale diverrà ben presto uno degli orologi più desiderati, ambiti ed amati al mondo.

Definito dalla stessa  Patek Philippe nel documento ufficiale di accompagnamento il cronografo “che spacca il secondo”, il Patek Philippe 5004 si caratterizza prima di tutto per le due lancette del cronografo che vengono avviate ed arrestate solo con il pulsante posto sul lato destro della cassa sopra la corona, in direzione delle ore 2 nel quadrante. Qualora poi si desiderasse misurare anche un tempo sul giro intermedio senza interrompere la misurazione del tempo totale, questo meccanismo eccellente per i suoi livelli di separazione lo permette, premendo il pulsante aggiunto sulla corona, denominato appunto “pulsante fly-back”: premendolo una prima volta, la lancetta del tempo intermedio si blocca mentre le altre continuano a girare. Ripremendolo, la lancetta si allinea alle altre due che stanno andando avanti: una vera e propria innovazione nel meccanismo dei cronografi da polso, mai realizzato prima, specialmente in quelle dimensioni!


Inoltre, come se non bastasse, vengono messi sulla cassa quattro nuovi piccoli pulsanti, tre sulla parte superiore ed uno su quella inferiore. Trattasi di pulsanti esterni di ripristino veloce: il primo del calendario per il giorno ad ore 10; il secondo per la data, collocato tra le ore 11 e 12; il terzo per il mese, tra le ore 12 e l’ 1 e l’ultimo, il quarto collocato nella parte inferiore della cassa, per il ripristino veloce della fase lunare inserito tra le ore 6 e 7.

Tutto questo in una cassa di 36,7 mm. per questo Patek Philippe 5004, fondamentale per accogliere il calibro della Lemania, una cassa dunque con una profondità maggiore per far spazio tra l’altro al meccanismo rattrapante dei secondi sdoppianti, il quale viene posizionato sopra il collaudato ed appunto efficiente calibro della Lemania.

A rendere poi il Patek Philippe 5004 quello che molti appassionati del mondo orologiaio definiscono da tempo un esemplare così raro e bello da equiparare, per importanza e soprattutto per la difficoltà del suo reperimento come ad un “Santo Graal” (e come accade anche per altri pochi altri orologi al mondo…), concorre molto la sua unicità: sul mercato del vintage infatti il numero di pezzi disponibili è limitato, a fronte di una stima approssimativamente vicina ai 12 esemplari prodotti all’anno dalla maison svizzera, dal ‘96 al 2014!!

Come se non bastasse, la domanda del Patek Philippe 5004 ha sempre superato l’offerta e con il passare degli anni i (pochi), numeri disponibili sul mercato aperto si sono via via ridotti, a mano a mano che i collezionisti più incalliti ed economicamente ben provvisti ci abbiano messo sopra le mani.

Aggiungeteci inoltre la rilevanza che sul mercato ha assunto in questi anni la sua versione in acciaio (sebbene il Patek Philippe 5004 in platino gli stia molto vicino), e che dopo sia stato prodotto in tutti i materiali pregiati disponibili, ed ecco che questo “Santo Graal” da polso è bello che fatto!!

A suffragare questo sentimento di unicità, secondo molti esperti del settore il Patek Philippe 5004 sarebbe la rappresentazione, quasi la summa della presidenza di Philippe Stern, figlio di Henri e quasi un personaggio mitologico per come abbia gestito e condotto nel pieno dei suoi anni la maison svizzera.






Appartenente alla terza generazione della famiglia che ha tenuto in mano le redini di uno dei più importanti marchi di orologi al mondo, molti credono che il più grande successo di Philippe Stern sia stato il Calibre 89, un orologio da tasca commemorativo creato nel 1989 per celebrare i 150 anni. Ma oggi in tanti concordano che i modelli ideati e prodotti sotto la sua presidenza, guarda caso proprio come il Patek Philippe 5004 (incluso un impianto di produzione all’avanguardia nel Cantone di Ginevra, a Plan-les-Ouates), siano realmente i “Graal Pateks” e che addirittura “Philippe” associato a “Patek” sia dovuto a lui!!

Date retta alla Gioielleria Bonanno, se vi capitasse mai d’incrociarne uno, compratelo subito perchè il suo valore salirà, salirà eccome! In queste foto inoltre potete ammirarne uno, un esclusivo 5004 in vendita da Noi, dal quadrante nero uscito così dalla maison svizzera ricordando che ci sono solo 8 pezzi mondo!!


Vediamo adesso le caratteristiche tecniche assolute del Movimento, direttamente estrapolate dal certificato originale Patek Philippe 5004:

CalibroCHR 27-70 Q

Diametro complessivo30 mm.

Altezza complessiva8,8 mm.

Numero di componenti407

Numero di rubini28

Riserva di caricaal max tra le 50 e le 60 ore

BilanciamentoGyromax

Frequenza18.000 semi-oscillazioni per ora (2,5 hertz)

Bilancia a mollaBreguet

Marchio di garanziaGinevra

Quadrante: cronografo con scala calibrata ai quinti del secondo; tempo intermedio; contatore dei 30 minuti alle ore 3. Calendario del giorno della settimana e del mese; lancette dell’anno bisestile; fasi lunari alle ore 6. Calcolo delle ore, minuti e secondi sussidiari nonchè delle 24 ore alle ore 9.

Cronografocostruzione classica della colonna base; avvio, stop e riavvio con i due pulsanti collocati alla destra della cassa in direzione delle ore 2 e 4; inizio ed arresto del tempo intermedio attraverso pulsante fly-back sulla corona;

Movimentomodello “Nuovo Lemania” esclusivo per Patek Philippe.

Ecco la Referenza 5204

 

Difficile pensare che dopo un capolavoro dell’orologeria com’è appunto il Patek Philippe 5004 si sarebbe potuto fare di meglio! Invece…Iniziamo con il dire che il Patek Philippe Referenza 5204 nasce nel 2012 anche lui come un cronografo da conteggio di secondi sdoppianti (rattrapante), e con calendario perpetuo ma che viene ben presto etichettato come “un gioiello assoluto di orologio”!

Il Patek Philippe 5204 è quindi l’evoluzione della specie, non una diretta emanazione del 5004 bensì il fratello maggiore di un’altra Referenza straordinaria come il 5270 (a sua volta definito come altro orologio appartenente al club del Graal Patek), ma con l’obiettivo addirittura di perfezionarne in modo ulteriore il design del Referenza 5004, creando perciò un capolavoro dell’orologeria moderna!

Passiamo quindi alla descrizione del 5204 come accennato prima, per esaltarne i pregi e mettendolo a confronto con il 5004 per evidenziarne la diretta evoluzione.

La cassa.

Prodotto inizialmente solo in platino ma poi forgiato anche in oro rosa come quello attualmente in possesso della Gioielleria Bonanno, osservando subito il Patek Philippe 5204, esso viene fornito di una cassa da 40,2 mm. rispetto ai 36,7 mm. della Referenza 5004, con resistenza sino a 30 m. di profondità marina.

Come è facile da intuire, l’upgrade ad una cassa da 40,2 mm. in seno ad una maison che ama la tradizione come Patek non è altro che in linea con i tempi ma pure un passo obbligato per un orologio così complicato. Infatti secondo molti intenditori nel 5004 si potrebbe dire, estremizzando il concetto, che il movimento sia quasi compresso nella cassa da 36,7 mm. al punto tale che i suoi pulsanti ad innesto rapido sembrano quasi spuntino da essa!!

Diciamo che questa critica fu posta in maniera soft ma era pur sempre un modo per evidenziare come il 5004 avesse questa leggera, minore attrattiva visiva. Perciò il Patek Philippe 5204 risolve questo dilemma estetico, conferendo alla cassa ed all’orologio intero un aspetto più elegante.

Il Quadrante.

Andiamo sul quadrante, qui dove si nota immediatamente la differenza tra i due orologi. Le novità scatenano nell’appassionato un sentimento simile a quello che Catullo rappresentò magistralmente nell’immortale e bellissima ode rivolta a Lesbia, il più grande, tormentato amore della sua vita ed intitolata “Odi et amo”, cioè “Ti odio e ti amo”. Ma perchè? Semplice, perchè le informazioni basilari di un orologio da polso sono adesso più pulite e chiare nel quadrante del Patek Philippe 5204 ma meno tradizionali, allontanandosi perciò in modo deciso dalla storica ed inconfondibile manifattura Patek Philippe!?!?


Dunque il quadrante del Patek Philippe 5204 è  di “rottura” quasi con il passato ed è invece molto in linea con lo styling del 5270. Infatti, oltre alle già citate due finestre a ridosso delle ore 12 (che mostrano il mese ed il giorno della settimana), il contatore dei minuti per il cronografo tarato a 30 minuti è ad ore 3; il registro della data e fase lunare sono ad ore 6 ed i secondi in esecuzione sono ad ore 9. Tra le ore 4 e le ore 5 c’è l’indicatore dell’anno bisestile ed infine tra le ore 7 e le ore 8 c’è la finestra giorno-notte, un must per un calendario perpetuo a carica manuale.

Il Patek Philippe 5204 di solito ha lancette a spada ed indici a bastone al posto dei numeri arabi e degli indici a mò di foglia che ritroviamo sul 5004 ma si ponga attenzione ad un particolare non secondario. Il “di solito” significa che gli acquirenti di questo gioiello hanno richiesto configurazioni personalizzate sul quadrante direttamente alla Patek Philippe.

Pertanto si tenga in considerazione che le variazioni di cui sopra sono quelle apparse più sovente sui quadranti dei Patek Philippe 5204, o quantomeno quelli che si hanno avuto la possibilità di visionare da parte di esperti ed appassionati, oltre che da parte dei fortunati proprietari.

I primi furono prodotti in platino ma Noi della Gioielleria Bonanno possiamo orgogliosamente esibirne uno, pregiatissimo ed in oro rosa! Sì, il ricercatissimo Patek Philippe 5204R con il suo straordinario fondello in cristallo di zaffiro che consente di vedere il Movimento in azione senza doverlo aprire. Impermeabile fino a 30 m. di profondità, in squisito oro rosa a 18kt. e dallo spessore di 14,3 mm.: un autentico gioiello! Il suo quadrante è opalescente argentato, con gli indici applicati in oro con rivestimento luminescente. La placca del quadrante è ovviamente in oro 18kt. ed è quindi sbalorditivo come sia luminescente, attrattivo, strabiliante!

Ma dicevamo dei diversi tipi di quadrante. In effetti questo dettaglio, che potrebbe sembrare banale, pone tuttavia in particolare risalto il contrasto tra la tradizione del brand, nel voler produrre grandi complicazioni ed orologi di pregio storico seguendo un originalissimo e proprio modus operandi (ricordate il concetto di Santo Graal?), e l’aprirsi contestualmente alle richieste dei propri clienti, che mette la Patek Philippe al passo con i tempi ma di fatto ne cambiano radicalmente la strategia sul mercato!

Quindi ecco la grande novità che introduce il Patek Philippe 5204 in se: sono i cambi nella cassa e nel quadrante di cui abbiamo accennato sopra (a proposito: preferite un quadrante classico, con le lancette a foglia ed i numeri arabi oppure il “moderno” che abbiamo già descritto?), ma soprattutto la possibilità da parte del cliente di richiedere delle personalizzazioni, un fascino del tutto nuovo e dal sapore insolito che ai fanatici della tradizione forse può anche far passare lo choc delle nuove finestre collocate ad ore 5 e ad ore 7.

Sul lato estetico dunque il dibattito è acceso ed ancora in corso, sebbene la Patek Philippe abbia deciso di non personalizzare più i quadranti sulle referenze future. Semmai tutti concordano su di un tema: con il Patek Philippe 5204 resta ineguagliabile il modo di porre sul quadrante tutte le informazioni in un modo sempre pulito, chiaro e leggibile, con una qualità che la concorrenza da sempre molto attiva su questo versante, difficilmente (se non quasi mai), riesce a superare, forse ad equiparare ma solo in parte.

Proprio guardando le cose in questa prospettiva, ecco che le famose finestre poste ad ore 5 e ad ore 7 alle quali si accennava prima, appaiono come la logica, naturale prosecuzione della proverbiale capacità della Patek Philippe di rinnovarsi rimanendo sempre il Numero Uno!

Il Movimento.

Il Movimento del Patek Philippe 5204 è probabilmente il più grande cambiamento rispetto alla Referenza 5004. Il Movimento del 5004 si basava su di un movimento Lemania fortemente modificato, bello e impeccabilmente rifinito ma senza dubbio non tecnicamente così rivoluzionario: un solidissimo ed efficiente “usato” sicuro!?!!?

Nel Patek Philippe 5204 invece viene lasciato questo calibro interno come base, aggiungendoci poi il nuovo meccanismo brevettato descritto prima di divisione dei secondi. Viene classificato con la dicitura Calibro CHR 29‑535 PS Q ove il CHR 29-535 è l’architettura classica del calibro a carica manuale mentre il Movimento PS Q incorpora una frizione orizzontale e due ruote a colonna.


Il rotore funziona con un bilanciamento Gyromax che batte a 28.800 bph (4Hz), che è un cambiamento sostanziale rispetto ai 18.000 bph del CHR 27-70 Q del 5004.  Inoltre, nonostante le sue 182 parti, il calendario perpetuo del Patek Philippe 5204 ha un modulo dell’altezza di soli 1,65 mm., a dimostrazione della competenza senza pari di Patek Philippe nel realizzare grandi complicazioni per ottenere alla fine orologi eccezionali.

La carica manuale, con una riserva di carica di 65 ore (abbastanza lungo da far passare il nostro Patek Philippe 5204 un fine settimana intero sul comodino!), può essere visto attraverso un raffinatissimo fondello in vetro zaffiro! Questo è l’ottavo cronografo nella storia della Patek Philippe ed è assolutamente meraviglioso oltre che pieno di nuove tecnologie brevettate.

Dicevamo delle innovazione di questo movimento interno al Patek Philippe 5204. Il primo è il sistema cronografo. Si passa da un sistema di isolamento a “ruota di polpo” per il 5004 ad un nuovo sistema di isolamento a “collo di cigno” per il controllo della lancetta dei secondi divisa. Il polpo poteva ruotare solo unidirezionalmente e richiedeva una molla per ruota isolante più voluminosa, mentre ora nel Patek Philippe 5204 il collo di cigno (nota 1) è molto sottile e può muoversi rapidamente in entrambe le direzioni. Il risultato è un sistema split molto più affidabile, più durevole e più facile da riparare quando necessario.

La seconda innovazione nel Patek Philippe 5204 è un meccanismo per ridurre l’offset tra le due lancette del cronografo. Poiché il movimento della lancetta dei secondi divisa è collegato al movimento della lancetta del cronografo principale, a volte può esserci una leggera differenza tra i due. Invece di coprirlo con una lancetta del cronografo leggermente più ampia (cosa che molti produttori fanno, e che per il 5004 viene fatto), Patek Philippe ha rimodellato la loro camma ed il sistema a rulli per essere perfettamente precisi. La geometria è relativamente complicata, ma l’idea è semplice: un contatto più coerente e prevedibile tra le parti mobili ottengono interazioni più precise.

Infine, c’è la forte attrazione che in un vero appassionato emoziona sempre: la carica manuale di questo capolavoro. E questo fattore, assolutamente dirompente, un fortunato possessore lo potrà verificare usandolo per riallineare completamente, ad esempio, un calendario perpetuo come questo del Patek Philippe 5204 ma sfasato rispetto alla data che si desidera impostare. L’efficienza dei pulsanti di ripristino rapido ne esaltano funzionalità e rapidità d’esecuzione, in una sola parola diremmo sbalorditivo!

Pertanto, provando a tirare la classica riga finale sottolineando però che quando si affronta il tema “cronografi con calendario perpetuo” con la produzione della Patek Philippe ci si avvicina di molto all’optimum per i collezionisti e gli amanti di questo universo spettacolare, possiamo affermare che il Patek Philippe 5204 sia molto vicino dall’essere come una gustosissima ciliegina su di una bella torta!

Un orologio completo dunque questo Patek Philippe 5204, chiaro da leggere nonostante il livello elevato di complicazione, robusto ma al tempo stesso leggero da mettere al polso nonostante la cassa da 40,2 mm. possa indurre a qualche dubbio sotto questo aspetto. Un orologio quindi elegante e che regala delle grandi soddisfazioni in se, confermando la fama di cui gode la Patek Philippe da diversi decenni e che lo pone anch’esso nell’élite dell’arte orologiaia, uno dei pochi Graal in giro per il mondo.

Dire che un nuovo riferimento di Patek Philippe è impressionante è una specie di ridondante in sé. Ma il 5204 è davvero impressionante . È un nuovo calendario perpetuo con cronografo in secondi per Patek, che sostituisce la 5004 nella lineup e offre numerosi miglioramenti significativi. Abbiamo messo le mani su uno a Basilea 2012 e abbiamo tutti i dettagli.

Inizieremo con le differenze più elementari. In primo luogo, Patek ha scelto di aumentare le dimensioni della cassa da 36,7 a persino 40 millimetri, in linea con la tendenza moderna per gli orologi più grandi. È un salto enorme, ma 40mm è ancora una dimensione più che ragionevole e qui sembra abbastanza buono.

Attualmente il 5204 è prodotto in varie leghe, mentre il 5004p è stato visto più spesso con numeri arabi, il 5204p presenta invece marcatori a bastoncino in oro applicati con riempimenti luminescenti. Il quadrante stesso è in oro bianco 18 carati opalescente e le lancette sono in oro ossidato nero con inserti Super Luminova. I sottoregistratori sono stati inoltre resi un po ‘più minimamente, con le indicazioni di giorno/notte e anno bisestile che si spostano dai sottoregistratori e diventano piccole finestre.

Un breve tour del nuovo quadrante: finestre del giorno e del mese alle 12, registro cronografo di 30 minuti alle 3 (che ora salta istantaneamente), finestra dell’anno bisestile tra le 4 e le 5, registro della data e fase lunare alle 6, la finestra giorno/notte tra le 7 e le 8, i secondi in esecuzione si registrano alle 9, e le lancette delle ore/minuti e due lancette dei secondi divise centrate sul quadrante. Il 5204p ha un aspetto più pulito, più essenziale rispetto al fratello più vecchio, e la leggibilità è sorprendente per un orologio così complicato.

Ma è quello che c’è sotto il cofano che fa davvero la differenza qui (ed è quasi una differenza di $ 75.000, comunque). Il 5204 è alimentato da un movimento calibro CHR 29-535 PS Q, con un bilanciamento Gyromax che batte a 28.800 bph (4Hz), che è un cambiamento sostanziale rispetto ai 18.000 bph del CHR 27-70 Q del 5004. Al di là del ritmo, il cronografo 27-70 Q era basato sull’eccellente movimento di Lemania, e poi pesantemente modificato internamente a Patek, mentre il 29-535 PS Q è un vero e proprio costruito dal movimento interno, altamente complicato, interno. Infine, carica manualmente, ha una riserva di carica di 65 ore e può essere visto attraverso il fondello in zaffiro (incluso anche il platino massiccio).


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